Guida alla traduzione asseverata

Come, dove e quando si fa una traduzione asseverata? Abbiamo raccolto qui tutte le informazioni e le domande più frequenti.

Se il documento da tradurre è un documento ufficiale da presentare a un’autorità italiana o estera, viene richiesta una traduzione asseverata, ossia giurata.
In Italia, i traduttori possono prestare giuramento davanti a un funzionario del Tribunale, un Giudice di Pace o un Notaio. Con questa procedura, il traduttore attesta di aver tradotto fedelmente il documento originale e si assume la responsabilità civile e penale di quanto riportato nella traduzione.
In questo modo la traduzione giurata assume lo stesso valore legale dell’originale. Le nostre traduzioni vengono asseverate al Tribunale di Udine, oppure, in casi particolari, si può asseverare una traduzione da un Notaio.

All’estero le procedure sono diverse: in molti Paesi i traduttori sono iscritti a un albo e possono firmare e timbrare la traduzione personalmente. In Italia questa non è una procedura valida per certificare una traduzione.

La pratica coinvolge diversi uffici pubblici, pertanto i tempi sono di alcuni giorni lavorativi.
Attenzione, non tutte le fasi dipendono da chi traduce: continua a leggere per sapere come funziona.

1 – Come presento i documenti da tradurre e asseverare?

Il documento va presentato in originale o copia conforme. È possibile chiedere una copia conforme del documento presso un Notaio o presso un municipio.
Un documento italiano destinato all’estero deve essere legalizzato: a seconda dell’autorità che lo ha emesso, deve essere legalizzato alla Prefettura o alla Procura della Repubblica che lo renderà valido per uso estero.

Un documento estero da presentare in Italia deve essere legalizzato nel paese di origine: le autorità che forniscono la legalizzazione/Apostille cambiano da Paese a Paese.

Consulta anche il sito della Prefettura di Udine con tutte le indicazioni sulla legalizzazione.

2 – Come è fatta una traduzione asseverata?

La traduzione giurata consiste in un fascicolo cartaceo composto dal documento originale, eventualmente con legalizzazione, seguito dalla traduzione, dal verbale di giuramento e, se la pratica è destinata all’estero, da un’ulteriore legalizzazione sulla traduzione.

Il tutto costituirà un documento unico da presentare all’autorità richiedente. Non è possibile separare le varie sezioni, ad esempio presentare soltanto la traduzione o conservare il documento originale. Questo annullerebbe la validità dell’intera pratica.

La traduzione giurata comporta alcuni accorgimenti in più rispetto a una traduzione semplice. Dovrà riprodurre il più fedelmente possibile il formato del documento originale e segnalare tutto ciò che vi compare: timbri, firme, marche amministrative, immagini, loghi.
Se alcune parti consistenti di documento sono irrilevanti per i destinatari, è possibile ometterle nella traduzione segnalandolo in modo esplicito.

I documenti devono essere tradotti da o verso la lingua italiana. Non è possibile asseverare traduzioni da una lingua straniera a un’altra lingua straniera: nel caso vi sia la specifica necessità, bisognerà aggiungere una traduzione intermedia in italiano.

3 – Perché le marche da bollo?

Per il giuramento della traduzione è prevista per legge una marca amministrativa da 16 euro ogni 100 righe di testo tradotto, ovvero ogni 4 fogli.

4 – In cosa consiste il giuramento?

Il verbale di giuramento viene compilato a cura dello studio e firmato davanti al funzionario del Tribunale.
Nel verbale sono specificati i dati della persona che presta il giuramento, la combinazione linguistica della traduzione, il nome della persona o azienda che ha richiesto la traduzione del documento.
Il funzionario giudiziario appone i timbri necessari e accoglie il giuramento firmando a sua volta il verbale. Il giuramento viene annotato in un apposito registro presso il Tribunale.

Il traduttore diventa responsabile sul piano civile e penale di ciò che ha tradotto.

5 – E poi?

A questo punto il documento, se è destinato all’estero, viene depositato in Procura per la legalizzazione della traduzione. Anche quest’ultimo passaggio è a cura di chi traduce. Completata anche questa fase, il documento asseverato è pronto per la consegna al cliente, che lo presenterà all’autorità interessata.

6 – Quanto costa l’asseverazione?

Le tariffe applicate per una pratica di asseverazione sono così suddivise:

  1. Il costo per la traduzione del documento, che dipende dalla lunghezza del testo e dal formato (word, pdf, cartaceo, manoscritto…)
  2. Il costo per l’asseverazione, che copre il tempo necessario per la preparazione della pratica, i materiali, il giuramento della traduzione in Tribunale
  3. Il costo per la legalizzazione del documento presso la Procura, che copre il tempo dedicato a questo passaggio
  4. Il costo per le marche da bollo, che dipende dalla lunghezza del documento.
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